Il Giardino del Relais de Bravone

« L’albero che suscita in alcuni lacrime di gioia è per altri soltanto una cosa verde che si incontra per la strada. Alcuni vedono nella natura soltanto ridicolo e deformità, altri non la vedono affatto. Ma agli occhi dell’uomo di immaginazione, la natura è l’immaginazione stessa. »

WILLIAM BLAKE

Il nostro giardino è nato da mani appassionate e si è evoluto nel tempo; alcuni alberi sono lì da sempre, altri sono stati piantati durante la costruzione della Residenza Turistica. La vegetazione ora è lussureggiante, ma l’amore per il mondo vegetale ha sempre fatto parte di noi.

Renaud, appassionato di piante possiede, molto semplicemente, “la capacità di parlare a loro”. Permette loro di prosperare a tal punto da rendere il nostro giardino ricco come lo potete scoprire oggi !

Nel Parco del Relais de Bravone troverete erbe mediterranee endemiche della Corsica come il corbezzolo e la quercia da sughero, ma anche altre specie che sono state importate e piantate con cura, come la magnolia, l’eucalipto, la bougainvillea, il fico d’India, l’Aloe arborescens, la iucca, diverse varietà di cactus e ancora banani, palme Phoenix e Washingtonia, dature, lantane, kaki, ulivi, vigne, agrumi, oleandri e moltissime altre piante meravigliose…

Ogni pianta ha le sue peculiarità, la sua essenza, il suo carattere e la propria energia! Le piante sono presenti sulla terra sin dalla notte dei tempi e noi, come loro, facciamo parte del mondo vegetale.
Per rispettare di più la nostra Natura, basta semplicemente conoscerla meglio.
Le piante venivano utilizzate dai nostri antenati per nutrirsi, per curarsi e per altro ancora; costituivano parte integrante della loro vita. La loro conoscenza del mondo vegetale era molto sviluppata, un sapere che, con il tempo, è andato perso. Oggi, è importante ristabilire un legame con le piante, saperle riconoscere meglio per poterle rispettare meglio, proteggerle e continuare a ricorrere alle virtù naturali che molte di esse possiedono.
Nella natura si trova tutto, sta a noi tendere l’orecchio per ascoltare quello che ha da dirci

Le piante e la comunicazione

Sapevate che le piante comunicano tra loro?

Gli alberi hanno diversi modi di comunicare per difendersi dagli aggressori ed aiutarsi a vicenda.

Se, per esempio, un coleottero si attacca alla corteccia di un albero, quest’ultimo produce tannini, rendendo la propria corteccia e le proprie foglie immangiabili.L’insetto, o “brucatore”, lo sa bene e cambia tavola !

Gli alberi sanno anche aiutarsi a vicenda e avvisano i loro fratelli del pericolo inviando loro centinaia di molecole di etilene che, disperse nell’aria, li inducono a produrre a loro volta lo stesso veleno !
Gli animali lo percepiscono e scelgono generalmente gli alberi controvento! La nostra Natura è fatta bene: dà a ognuno il tempo di nutrirsi e rigenerarsi, assicurando un corretto equilibrio naturale!

Nella foresta esiste anche una rete sotterranea di funghi che, invisibili sulla superficie del suolo, permettono di trasmettere i messaggi inviati dagli altri alberi in caso di pericolo…
Inoltre, quando un albero vuole aiutarne un altro, si avvale di questa rete di funghi per inviare una dose di zucchero che lui stesso ha prodotto grazie alle proprie foglie e alla luce del sole. Gli alberi ne hanno bisogno per crescere, così come hanno bisogno di diversi tipi di sali.
Nb.: bisogna sapere che certi alberi non sono capaci di dialogare tra loro, per esempio l’Abete Rosso e il Faggio.
Le nostre care piante, oltre ad essere intelligenti e belle, possono anche essere molto utili e sono piene di risorse per noi umani !
Ecco alcune delle specie di piante e alberi che sono presenti nella Residenza e che abbiamo il piacere di presentarvi:

Il corbezzolo

Il corbezzolo (l’arbitru in corso e detto anche “albatro”) è un arbusto presente un po’ dappertutto nella macchia mediterranea. Le sue foglie sono di un verde profondo e i suoi bei frutti rotondi, di colore rosso aranciato fanno la loro comparsa alla fine dell’autunno e in inverno.

Il frutto del corbezzolo (u bacu) si può consumare crudo oppure in forma di gelatina, sciroppo o gelato. I fiori dell’albero sono molto belli e hanno la forma di piccole campanelle.

Questa pianta ha inoltre numerose virtù terapeutiche. I nostri antenati la utilizzavano in decotti, infusi, polveri, estratti, tintura madre e in altre forme per curare diverse malattie.

Dalle foglie alla corteccia, passando per le radici, non si butta nulla del corbezzolo !

  • L’albero presenta molte qualità :
  • È un tonico digestivo, un antispasmodico intestinale, ma anche un antisettico naturale che aiuta a contrastare le infezioni al tratto urinario.
  • Ha proprietà astringenti, diuretiche…ed è un antinfiammatorio naturale!
  • Le radici sono un efficace rimedio per ridurre l’ipertensione arteriosa. Inoltre, le foglie possono essere utilizzate come antiossidanti e anticoagulanti.

Riassumendo, il corbezzolo è bello, buono e utile per gli esseri umani !
Grazie, signor Corbezzolo.

L’eucalipto

È l’albero più grande del nostro parco e si erge ritto e fiero al centro del nostro giardino: il signor Eucalipto è stato uno dei primi alberi ad essere piantati al Relais de Bravone. Ora ha poco più di mezzo secolo…
Un grande Australiano di tutto rispetto!

Il nome Eucalipto significa “well covered” (letteralmente “ben coperto”, in riferimento alla capsula del bocciolo). Ne esistono oltre 700 specie, la maggior parte delle quali è originaria dell’Australia, più precisamente della provincia della Tasmania.
Con la sua incredibile capacità di assorbire l’acqua dal terreno sul quale cresce, prosciuga le paludi che colonizza. Questa è anche la ragione per la quale questo bell’albero è presente sulla nostra isola di Bellezza. Veniva piantato nelle pianure attorno a certe case al fine di ridurre le malattie dovute alla vicinanza delle paludi (il drenaggio elimina gli acquitrini dove si sviluppano le larve delle zanzare).

Secondo l’opera “Des Plantes et des Hommes” (letteralmente, “sulle piante e sugli uomini”) di Fabrice Fenouillère, gli eucalipti sono capaci di assorbire l’equivalente del loro peso in acqua nell’arco di 24 ore! Insomma, è davvero un grande bevitore !
Gli aborigeni lo sapevano bene e lo utilizzavano per pompare l’acqua: mettevano l’estremità di una radice di eucalipto in uno stagno e l’altra in un recipiente. Grazie all’azione di risucchio esercitata dalla radice, il recipiente si riempiva.

Ne utilizzavano anche le foglie per trattare la febbre e altri mali.

L’olio essenziale estratto dalle foglie contiene composti con proprietà disinfettanti. Attenzione, questi ultimi possono essere tossici a una concentrazione elevata.
Tuttavia, se utilizzato in modo appropriato e con cautela, l’eucalipto dà numerosi benefici.
È il grande curatore di infiammazioni e infezioni respiratorie come la bronchite, la sinusite e il raffreddore… Sotto forma di infuso, di tintura madre, di oli essenziali, per inalazione, o come estratto fluido, l’eucalipto serba più di un asso nella manica! Sta a noi saperlo utilizzare correttamente.
L’aromaterapia europea utilizza principalmente l’olio essenziale di quattro specie di eucalipto.

  • Eucalyptus mentolato (E. dives). Prediletto per le patologie delle vie respiratorie; sconsigliato per i bambini di età inferiore ai 6 anni e in gravidanza e allattamento
  • Eucalipto citrato (E. citriodora). Prediletto per le applicazioni topiche (per artriti, tendiniti, prurito, come repellente per le zanzare, ecc.).
  • Eucalipto radiata Tollerato meglio dalle mucose e dalla pelle; è adatto ai bambini.
    Sconsigliato durante i primi tre mesi di gravidanza.
  • Eucalipto polybractea CT cryptone. Preferito per le patologie parassitarie (soprattutto le malattie tropicali) e per le infezioni ginecologiche o urinarie di origine virale. L’olio essenziale è sconsigliato per i bambini di età inferiore ai 6 anni e in gravidanza e allattamento.

L’Aloe Arborescens

La vostra scoperta del Relais de Bravone comincia risalendo un viale fiancheggiato da fitte e maestose Aloe arborescens !

Proprio come l’Aloe vera, l’Aloe arborescens è originaria dell’Africa meridionale e orientale..

Vive dunque in terre calde dove impiega un’energia straordinaria per sopravvivere sia alle malattie che alla siccità. Questo fatto spiega l’incredibile ricchezza che si concentra nelle sue foglie.

Chiamata dai grandi sacerdoti dell’Antico Egitto “pianta dell’immortalità”, l’aloe possiede qualità prodigiose note agli uomini almeno sin dall’Antichità.

I Greci, nel IV secolo a.C., utilizzavano questa pianta per coadiuvare il trattamento di diverse patologie. Le qualità del suo gel la rendevano un bene di prima necessità.
Quando parliamo di Aloe, la maggior parte delle persone conosce le virtù dell’Aloe vera, ma pochissimi conoscono quella della cugina Aloe arborescens, che ha un potere curativo due volte più potente, soprattutto per quanto riguarda il cancro.

L’Aloe arborescens fu scoperta da Padre Romano Zago (un prete francescano), che la utilizzava seguendo una formula nota oggi con il nome di “Ricetta di Padre Romano Zago” e descritta nel suo libro “Di cancro si può guarire”.
Riassiumiamo qui le molteplici proprietà dell’Aloe arborescens:

  • Antiossidante
  • Anti-invecchiamento
  • Antibatterica
  • Antimicotica
  • Immunomodulatrice
  • Antinfiammatoria e analgesica
  • Stimolatrice del sistema epiteliale
  • Regolatrice dell’ipoglicemia
  • Anticancro (è attiva contro le cellule cancerose e precancerose nel cancro del polmone e della pleura, del colon, dello stomaco, del fegato e di altri ancora)
  • Regolatrice dell’apparato cardiocircolatorio
  • Regolatrice dell’apparato digerente
  • Patologie cutanee
  • Eliminazione delle tossine
  • Reumatismi, Candida albicans, herpes
  • Stimolatrice del sistema immunitario (in caso di chemioterapia)
  • Apparato respiratorio (polmoni e bronchi)

Insomma, come si può ben vedere, questa pianta è chiaramente un miracolo della Natura !

Il fico

Al Relais troverete due fichi, uno a riparare le macchine nel parcheggio, l’altro all’ingresso del nostro bel parco, ad accogliervi davanti alle scale che portano verso gli appartamenti.
Entrambi hanno una quarantina d’anni; sono di mezza età.
A chi ha la fortuna di venire qui a settembre danno ancora dei bei fichi viola e neri dalla polpa succulenta, succosa e molto zuccherina!
Molto nutriente, il fico è ricchissimo in fibra e minerali, soprattutto in potassio.
È una fonte di oligoelementi, tra cui il ferro, e contiene piccole quantità di calcio, delle vitamine C e A e anche delle vitamine B e P (che hanno proprietà protettive dei vasi sanguigni).

Il fico è originario dell’Asia minore ed è coltivato da millenni nella regione mediterranea.
Ritenuto sacro nell’Antichità, l’albero favorisce la digestione ed esercita un’azione rilassante sul corpo e sulla mente. Il macerato delle gemme di fico si rivela dunque particolarmente efficace in caso di problemi di stress e procura un riposo notturno naturale e sano.
Esistono oltre 150 varietà di fichi, tra cui i rossi, i neri e i viola, ma anche i grigi e i bianchi.
Consumato fresco o secco, è un “alimento funzionale”.

Pertanto, il consumo regolare di fichi non è solamente piacevole dal punto di vista gustativo, ma anche eccellente per la nostra salute e contribuisce a:

  • Ridurre l’ipertensione arteriosa
  • Controllare il colesterolo
  • Alleviare la stitichezza
  • Prevenire il cancro del colon
  • Controllare il livello di glucosio nel sangue
  • Prevenire la comparsa del diabete di tipo 2

Queste non sono che una piccola parte di quelle che abbiamo qui, ma ci sono molte altre piante benefiche.

Un piccolo angolo di paradiso vegetale prospera rigoglioso al Relais e sboccia per il piacere dei nostri sensi.

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